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ACIDO MANDELICO

Cosa è:

La Molecola del Futuro
La sostanza è un’alfa-idrossi acido derivato dalle mandorle amare, una molecola a otto atomi di carbonio e proprio a questa sua composizione deve la sua eccezionale caratteristica attiva.

Che proprietà ha:

L’indicazione principale è un rinnovatore cellulare ad azione d’urto, in grado di rimuovere ed esfoliare in profondità senza procurare bruciore, ne rossore raggiungendo l’eccezionale obiettivo.
È particolarmente attivo nella riparazione e riattivazione della pelle invecchiata e disidratata, ha insite proprietà antibiotiche e si rivela quindi efficace nell’acne infiammatoria.

Da non sottovalutare la capacità veloce di schiarire le macchie.

Funzionalità:

La concentrazione elevata dell’acido Mandelico agisce sui legami che tengono unite le cellule dello strato corneo, provocando un distacco completo delle lamelle con conseguente assottigliamento degli strati profondi e superficiali stimolando la sintesi di collagene elastica e favorendo la salita delle cellule più vitali con un tenore di acqua più elevato.

Modo d’uso:

Dopo aver effettuato la detersione, spalmare con un pennello l’Acido Mandelico con una posa che varia dai 5 ai 15 minuti.

Quando si usa:

Il trattamento con l’Acido Mandelico viene proposto all’interno dei trattamenti d’urto in istituto per cicli intensivi.

Risultati:

Le macchie e la pelle schiarita è più splendente, luminosa e tonica ... scomparsa delle rughe, brufoli, sebo, idratazione e migliorati distensione dei tratti. 

 

“La ricerca di una sostanza in grado di esfoliare senza provocare ne’ bruciore ne’ rossore ha portato all’identificazione di un altro alpha-idrossiacido dalle caratteristiche particolari” Dott. Roberto Pelliccia – Medico Estetico

Dopo oltre un anno di esperienze personali, suffragate dalle ricerche di Taylor e dal suo lavoro recentemente pubblicato che documenta un monitoraggio di oltre 1100 pazienti per tre anni, e' mia intenzione presentare in questo articolo una novità per il mondo della medicina estetica in Italia: l‟Acido Mandelico.

La sostanza e' un a-idrossi acido derivato dalle mandorle, una molecola a otto atomi di carbonio e proprio a questa sua composizione deve la sua peculiare caratteristica attività. L’indicazione principale e' per un peeling chimico che agisce senza procurare bruciore ne' rossore e non a discapito dell’efficacia. Al contrario il principio e' particolarmente attivo nella riparazione e riattivazione della pelle invecchiata, ha insite proprietà antibiotiche e si rivela quindi efficace nell’acne infiammatoria non cistica. Da non sottovalutare, inoltre, le accertate capacità depigmentanti.

L' esame dei casi clinici direttamente trattati conferma quanto pubblicato da Taylor, e, in particolare mi piace sottolineare una personale meraviglia riguardo alla decisa compliance delle pazienti sottoposte a questo tipo di peeling. In realtà, forse e' stato proprio questo il maggior fattore che mi ha spinto a incrementare e approfondire le capacità del peeling a base di acido mandelico. Nella mia esperienza mi sono avvalso di una soluzione contenente acido mandelico al 50 %, la concentrazione che reputo essere la più versatile nella maggior parte dei casi.

Nella casistica personale sono state trattati donne con photo- aging, discromie, acne pustolosa infiammatoria, cute danneggiata da eventi esterni. La caratteristica che mi ha particolarmente impressionato e' l'assenza di eritema in almeno l'80 % circa dei casi trattati e l‟assenza di pressochè' qualsiasi sensazione di bruciore riferita da parte delle pazienti. Aspetto della cura molto gradito insieme al fatto che in nessun caso e' stata necessaria l' interruzione della socialità.

C‟e' in più da sottolineare l‟assenza di qualsivoglia fastidio nell‟applicazione e l‟immediatezza del risultato per quanto riguarda luminosità e pulizia della superficie cutanea, fattori che aiutano a fidelizzare i soggetti in trattamento, con risultati lusinghieri. 

 

L‟esfoliazione cutanea e' progressiva, finemente furfurea, facilmente nascosta dall‟idratazione con creme idonee, persistente per vari giorni ma mai fastidiosa o evidente. In Argentina questo peeling e' definito “il peeling dell‟estate”, o anche “il peeling per tutti in tutte le stagioni”.

E anche questo e' vero: il Mandelico non e' fotosensibilizzante ed e' quindi applicabile sempre. Inoltre non risente in particolar modo del fototipo del Paziente, tanto da poter essere applicato su fototipi alti proprio per l‟assenza di rischio iperpigmentante. Interessante, e va quindi segnalato, anche l‟abbinamento dell‟Acido Mandelico con altre metodiche più invasive: peeling chimici aggressivi o trattamenti laser. Taylor ha provato infatti come far precedere e seguire a tali trattamenti peeling al Mandelico diminuisca notevolmente i tempi di riparazione e riduca drasticamente i pericoli di infezione nel decorso post intervento. Secondo la sua opinione e' questa la riprova delle grandi capacità stimolanti e riparative insite nel mandelico.

Unendo a questa esperienza la mia personale simpatia per le sostanze chelanti i metalli ho anche testato l‟Acido Mandelico in associazione con queste formulazioni, ottenendo una maggiore attività del peeling, tempi di acido mandelico azione più rapida anche se con una maggiore possibilità di instaurare un lieve eritema ma con potenziamento dell‟attività' depigmentante e del potere compattante e rigenerante la superficie cutanea. Da aggiungere che risulta molto bene accetta da parte del paziente anche la terapia locale domiciliare, sempre a base di preparati con Acido Mandelico, che potenziano e protraggono gli effetti del trattamento.

In conclusione oggi il medico estetico può disporre di un peeling che non irrita, non da bruciore, è efficace, è applicabile alla maggior parte dei pazienti in pressoché tutti i periodi dell‟anno. Un prodotto che non esito a definire maneggevole e sicuro, che non si contrappone alle altre metodiche preesistenti ne' intende sostituirle ma si affianca per offrire con le sue caratteristiche un‟arma in più in mano al medico, e che allarga di molto le possibilità di trattamento degli inestetismi del volto. 

 

 

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